Mi piace sentirmi dire la verità: poi vedrò se fa male o no
Di - Redazione - 11 Ottobre 2019 in Psicologia
A nessuno piacciono le bugie. Non ci piacciono quelle mezze verità che hanno la pretesa di decidere per noi ciò che dovremmo sapere o meno. Se la verità fa male, siamo noi a doverlo decidere.
La gente ha la cattiva abitudine di nascondere o omettere cose che fanno, dicono o pensano perché pensano che in questo modo evitino di farci del male. In realtà, non c’è nulla di più logorante delle bugie, dell’occultismo e dell’ipocrisia. Ci fanno sentire piccoli e vulnerabili, e generano mancanza di fiducia e insicurezza.
Durante la nostra vita soffriamo e piangiamo per centinaia di situazioni provocate dagli altri. Tuttavia, tutti questi sentimenti ed emozioni non finiscono nel dimenticatoio. Al contrario, finiscono con l’arricchirci.
Soffrire ci permette di comprenderci e conoscerci meglio, di imparare a gestire le nostre emozioni e andare avanti.
Dire le cose in faccia equivale ad essere sinceri. La gente confonde questo atteggiamento con la mancanza di educazione, di tatto o di prudenza.
La sincerità non è dire tutto ciò che si pensa, dirlo in modo brusco o in qualsiasi momento. Allo stesso tempo, essere sinceri con criterio, empatia ed etica non vuol dire nascondere la realtà, o cercare di “addolcirla”.
La sincerità, quella vera, ci rende veri amici, persone leali e complete. Ovviamente, l’intenzione non è mai cattiva, ma l’esatto opposto. Mentire ad un’altra persona vuol dire togliergli l’opportunità di gestire il proprio dolore, di imparare la lezione e di andare avanti.